La Fondazione

Fondazione RICCAGIOIA AGRI 5.0 vuole essere un Innovation Hub di riferimento nazionale di ricerca e trasferimento di competenze dedicato all’Agritech e Foodtech. Un ecosistema per generare e sviluppare sinergie utili alla valorizzazione del territorio in termini di produttività, innovazione, competenze e attrattività.

Un Innovation Hub in cui sono create le condizioni e i servizi necessari ad affrontare e vincere la scommessa del cambiamento, portando, in tutta la filiera del Fooodtech e Agritech e quindi in tante aziende agricole, modelli innovativi di impresa, che consentano di vincere le sfide dei mercati e creazione di modelli di business virtuosi per il territorio.

Fondazione Riccagioia Organigramma

 

OBIETTIVI DELLA FONDAZIONE

  • Colmare il digital gap di competenze esistente sul territorio in ambito Agri 4.0
  • Dar vita e contribuire alla realizzazione di progetti operativi AGRI 4.0 da replicare sul territorio nazionale
  • Creare nuovi modelli produttivi sostenibili piu’ efficienti ed efficaci basati sull’uso di nuove tecnologie lungo il processo di business (dalla produzione alla commercializzazione)
  • Essere un hub di innovazione e sviluppo trainante del territorio Nazionale per il lancio di startup e nuovi modelli di business sostenibili.
  • Garantire il più possibile l’accesso alla cultura imprenditoriale ed ai suoi strumenti attraverso un ecosistema di Partner che copre le necessità manageriali 
  • Garantire l’accesso a tecnologiche abilitanti per l’analisi dei dati, machine learning, intelligenza artificiale, IoT, Geographic Information System, Blockchain, quantum computing, AR/VR, etc.;
  • Creare condizioni di progettualità e di accesso alle risorse economico-finanziarie a supporto dello sviluppo del territorio
  • Essere uno strumento per gli Enti locali, Regione e Associazioni di categoria nel loro percorso di sviluppo e creazione di valore per tutto il territorio

 

pubblicazione ex legge

 

LA STORIA DI RICCAGIOIA

La Fondazione Gallini di Voghera ha dato nel corso della sua lunga attività, al mondo agricolo della zona oltrepadana, un apporto di studi, conoscenza di tecnica e sperimentazione applicata di grande rilevanza ed apprezzamento, con la meritevole opera delle Amministrazioni e dei Tecnici che hanno guidato e diretto l’Ente, seguendo le volontà espresse dal Fondatore.

Il trasferimento per legge, nel 1981, della Fondazione alla Regione Lombardia, ha posto le premesse per una intensificazione dell’attività di sperimentazione e di assistenza agli operatori agricoli inserita in un programma pluriennale diretto dall’Università di Mi-lano, Facoltà di Agraria, Istituti di Coltivazioni Arboree e di Patologia Vegetale, coordinato dall’Assessorato all’Agricoltura.

Nel Centro Vitivinicolo di Riccagioia, in Torrazza Coste, presso la Azienda sperimentale, si attuano, proseguendo attività già in corso negli anni precedenti, selezioni clonali dal punto di vista sanitario e vegetale, di vitigni portainnesti ed europei e prove di difesa con prodotti antiparassitari di nuova formulazione.

Una serie di impianti è dedicata a prove di allevamento che possono contemplare la qualità della produzione con un minore impiego di mano d’opera nelle operazioni di potatura ed allestimento.
Esperienze di produttività e di rispondenza ai reali bisogni della viticoltura indi-rizzata verso i vini bianchi e da spumantizzare è pure attuata, con l’introduzione di nuove varietà e
cloni aventi migliori requisiti qualitativi.

Per non disperdere un patrimonio genetico di cultivars di viti un tempo apprezzate ed oggi trascurate, si impianterà un vigneto denominato «Banca dei Geni», al quale potranno rivolgersi quanti desiderino riprendere in esame il materiale.

Analogo impegno è stato assunto per le varietà di fruttiferi (melo, pero e susino) che, conosciute ed apprezzate nelle colline e montagne, sarebbero altrimenti disperse e non più recuperabili ad una coltivazione che, seppur limitata, potrà trovare ancora estimatori da parte dei consumatori.

Un servizio che onora la Fondazione Gallini e verrà ulteriormente potenziato è la messa a disposizione dei vivaisti locali di portainnesti e marze di piante madri selezionate, certificate e di base per la successiva propagazione e diffusione, di barbatelle che hanno requisiti di livello qualitativo superiore.

La Fondazione Gallini, in collaborazione con le organizzazioni professionali, attuerà una valida opera di assistenza tecnica a favore dei produttori agricoli con l’istituzione di un laboratorio di analisi fisico-chimiche del terreno, mosti, vino, miele, latte ed altre derrate e di un centro di osservazioni nel campo della fitopatologia. Con l’apporto tecnico e di attività della Cooperativa «La Torre» in azienda (Cascinone di Voghera) di proprietà della Fondazione, sono in corso prove di coltivazioni di grano tenero e duro, orzo, barbabietole da zucchero, erba medica e colture alternative a quelle tipiche della zona, quali mais da granella, soja, girasole, pisello da seme, patate, cipolle ed altre essenze.

L’agricoltura odierna, tesa a produrre il meglio a costi contenuti per mantenere la competitività sui mercati ed assicurare reddito agli imprenditori (ed ai lavoratori che tanto impegno, capacità e passione profondono), potrà senza dubbio ottenere dall’opera proficua della Fondazione Gallini un sostegno di carattere tecnico, atto a promuovere un’azione di miglioramento e di futura espansione della propria attività.